Luca Rasponi

Giornalista e addetto stampa, scrivo per lavoro e per passione.

NorthStar, storiche nozze gay in casa X-Men

6 luglio 2012

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La notizia è di pubblico dominio da un paio di mesi, ma i Marvel fan degli Stati Uniti non hanno avuto per le mani l’albo che un paio di settimane fa. È uscito infatti il 20 giugno scorso il numero 51 di Astonishing X-Men dove si celebrano le nozze tra Jean-Paul Beaubier (l’eroe mutante NorthStar) e il suo compagno Kyle Jinadu.

Non si tratta del primo matrimonio gay nella storia dei supereroi a stelle e strisce. Nel 2002 infatti erano già convolati a nozze Apollo e Midnighter, due tra i protagonisti della serie Authority, che avevano anche adottato una bambina. Considerati gli alter ego Wildstorm di Superman e Batman, l’unione tra i due personaggi aveva suscitato numerose controversie, anche internamente alla casa editrice (una divisione della Dc comics). Nel numero 13 della serie (datato maggio 2002) era stata addirittura censurato un bacio tra i due eroi, considerato dannoso per l’immagine globale dei due più celebri personaggi Dc.

Il matrimonio tra Apollo e Midnighter nel numero 29 ha fatto la storia del fumetto di supereroi. Ma Authority è una serie molto violenta e controversa, prodotta da un’etichetta – la Wildstorm – che si rivolge prevalentemente a un pubblico adulto. E qui sta la principale differenza con Astonishing X-Men, che fa del matrimonio tra NorthStar e Kyle Jinadu una pietra miliare altrettanto importante nella storia del rapporto tra vignette e diritti civili proprio per il pubblico molto più ampio a cui si rivolge.

La serie Marvel ha infatti un rating T+ (Teens and up), il posizionamento intermedio nella graduatoria della casa editrice. È una sorta di bollino giallo, dal momento che l’albo può essere letto da ragazzi dai 13 anni in su mentre «ai genitori viene fatto presente che potrebbero voler leggere il contenuto prima dei ragazzi più giovani o insieme a loro». Nel criptico linguaggio dei rating, questo significa che un matrimonio omosessuale è considerato un argomento delicato che potrebbe richiedere spiegazioni da parte dei genitori, ma non un tema scabroso o sconveniente come dieci anni fa.

Un progresso insignificante? Non proprio, se si considera la lentezza con cui il fumetto commerciale recepisce i mutamenti della società. È servito infatti che l’argomento delle nozze gay diventasse un tema d’attualità in tutti gli Stati Uniti – con le dichiarazioni in merito del presidente Barack Obama – perché Marvel e Dc comics, le due major fumettistiche americane, decidessero di fare il grande passo. A dirlo è lo stesso Axel Alonso, editore capo della Casa delle Idee: «La legalizzazione del matrimonio gay nello Stato di New York a giugno 2011 è stata il punto di partenza per le nozze di NorthStar, che risiede proprio in quello Stato. I nostri fumetti – aggiunge Alonso – raggiungono i risultati migliori quando riflettono lo sviluppo del mondo reale. L’abbiamo fatto per decenni, e questa è solo l’ultima espressione della nostra filosofia».

Come spiega molto bene Vaneta Rogers per Newsrama, la vocazione della Marvel a creare “supereroi con super problemi” ha raggiunto l’apice proprio con i tormentati X-Men, una serie che da sempre affronta con originalità e freschezza i problemi dei diritti, dell’esclusione e della diversità. Una vocazione sublimata in capolavori come Dio ama, l’uomo uccide di Brent Anderson e Chris Claremont, sceneggiatore che non a caso ha creato proprio NorthStar nel 1979 insieme a John Byrne.

La crescente presenza di tematiche omosessuali nel mondo dei fumetti di supereroi, però, non è solo una questione di diritti. Si tratta ovviamente anche di una battaglia di mercato per la conquista di visibilità e nuovi lettori: non è un caso che la Marvel abbia reso noto il matrimonio di NorthStar il giorno dopo l’annuncio della Dc che un eroe storico della casa editrice avrebbe rivelato a breve la sua omosessualità (si scoprirà poi trattarsi di Alan Scott, il Green Lantern della Golden Age).

Vero è che l’omosessualità nel mondo dei supereroi non è una novità recente: lo stesso NorthStar si è rivelato nell’ormai lontano 1992, tra i primi nella storia dei comics Usa e primo assoluto in casa Marvel. Ma è altrettanto vero che l’argomento ha suscitato crescente interesse negli ultimi mesi, sia sull’onda del dibattito politico statunitense, sia a seguito del primo matrimonio gay a fumetti dell’anno, celebrato sul numero 16 di Life with Archie (edizioni Archie comics). Un trend anticipato dalla stessa Dc con il già citato story arc Elegy di Batwoman, pubblicato tra 2009 e 2010 su Detective Comics per le firme di Greg Rucka e J.H. Williams III.

Nonostante la singolare convergenza di tematiche sociali e interessi di mercato, c’è anche chi si oppone all’idea di concedere più spazio al tema dell’omosessualità nei fumetti di supereroi. È la lobby conservatrice One Million Moms, che proprio non ne vuole sapere di matrimoni gay tra gli eroi in calzamaglia e minaccia un boicottaggio totale degli albi a fumetti e del relativo merchandising. La presenza di chi vuol riportare indietro le lancette della storia non è certo una novità: la novità vera sono le immagini delle nozze tra Jean-Paul e Kyle. Auguriamo loro un matrimonio felice alla faccia di super cattivi e lobby repubblicane: evviva gli sposi!

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