Grayworld di Tetsunori Tawaraya: qualcosa di completamente diverso
Dimenticate quello che credete di sapere sui fumetti: Grayworld di Tetsunori Tawaraya è qualcosa di completamente diverso. Uno spillato di 32 pagine di carta plike completamente nera, dove i disegni sono tracciati con inchiostro d’argento. Visioni di esseri mostruosi, testi non tradotti dall’inglese e una trama misteriosa nonostante l’apparente linearità. Pronti a immergervi in questo oscuro viaggio?
Se avete allacciato le cinture, immaginate di essere il coordinatore della rubrica di fumetti di un web magazine. Un redattore vi ha lasciato a piedi e dovete inventarvi un pezzo da scrivere per il giorno dopo. Indecisi se buttarvi sulle novità o puntare su un classico, entrate speranzosi nel miglior negozio di fumetti della città. Ed ecco la folgorazione.
Quel volumetto nero se ne sta lì a guardarvi dallo scaffale, con una copertina a metà strada tra lo strano e l’inquietante. Accanto a un titolo “elettrico” – con i bordi seghettati come certe scritte sul diario delle medie – c’è l’immagine di un viso mostruoso che suscita per forza la vostra curiosità, se amate Go Nagai e Kentaro Miura.
Il fumetto s’intitola Grayworld, è opera dell’autore Tetsunori Tawaraya e l’edizione internazionale – in tiratuta limitata di 500 copie – è curata da Hollow Press. Questa è già una notizia, perché siamo di fronte a una casa editrice piccola ma determinata, che porta nel nostro Paese alcuni tra i migliori lavori del fumetto underground mondiale, e Grayworld non fa eccezione.
Perché il lavoro di Tetsunori Tawaraya è alternativo nel vero senso della parola, a cominciare dal formato che contravviene ogni aspettativa basata sul fumetto mainstream. La trama stessa non è da meno: una storia dark fantasy con protagoniste creature mostruose impegnate un una pericolosa missione per proteggere il loro mondo da una minaccia misteriosa.
Come riassume l’autore nell’introduzione del volume, «Grayworld sta lottando contro il male in arrivo: devono costruire una barriera più forte. Scorpio – un trasportatore alla sua sesta missione – deve trovare gli scarafaggi sacri nel mondo terreno. Riuscirà a sopravvivere alla missione, riportando con sé gli scarafaggi sacri per questo nobile scopo?».
Se la trama vi sembra già vista, di certo questo fumetto è una sorpresa continua per gli occhi. Scorpio, Graymaster, tutti gli altri personaggi e lo sfondo su cui si muovono hanno qualcosa dei già citati Nagai e Miura, con un pizzico di HR Giger per rendere il tutto più inquietante. Tra fisionomie demoniache e tratti insettoidi, c’è qualcosa di atavico e magnetico nelle pagine di Tawaraya.
La scelta del tratto argenteo su sfondo nero, poi, è davvero originale. Con una sola linea di contorno – ma una notevole quantità di dettagli – le piccole tavole (17×24) catturano il lettore in un viaggio fin troppo breve. Quale sarà il destino di Scorpio? Riuscirà Grayworld a fronteggiare la minaccia misteriosa? Per il momento non è dato sapere.
Originario di Tokyo ma nato artisticamente a San Diego, Tetsunori Tawaraya racconta di aver passato un intero anno della sua vita con l’ossessione dalla serigrafia. Questo contribuisce a spiegare l’originalità della scelta grafica alla base di Grayworld, lavoro che rientra in un’ampia produzione di fumetti in gran parte raccolta nel volume Tetsupendium Tawarapedia (Hollow Press).
Pubblicata in Francia e Canada oltre che in Italia e negli Stati Uniti, l’opera di Tawaraya merita un approfondimento perché riesce a fare qualcosa di insolito: stupire il lettore. Un fatto tutt’altro che scontato in un mercato editoriale asfittico come quello attuale.
Senza contare la scoperta di una casa editrice indipendente italiana, protagonista di una bella storia di sostenibilità imprenditoriale. Un bottino inaspettato per un coordinatore alla disperata ricerca di un pezzo: e chi l’ha detto che se qualcosa può andare storto lo farà?
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Tag: dark fantasy, Go Nagai, graymaster, Hollow press, hr giger, kentaro miura, scorpio, Tetsunori Tawaraya, underground