Luca Rasponi

Giornalista e addetto stampa, scrivo per lavoro e per passione.

Sandman Overture: un prequel da sogno firmato Neil Gaiman

11 febbraio 2016

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Sandman Overture #6Non è semplice tornare a scrivere dopo venticinque anni personaggi e storie che ti hanno consacrato. Eppure Neil Gaiman ci è riuscito, perché Sandman Overture è un prequel all’altezza della straordinaria epopea in 75 numeri che ha fruttato al team creativo di casa Vertigo più di venti Eisner Awards.

Com’è possibile? Con il giusto equilibrio tra novità e richiami alle vicende e alle atmosfere già note, un equilibrio che permette di godere di una storia ancora una volta innovativa, ma allo stesso tempo intrisa della familiare magia che impreziosiva la serie Sandman (1989-1996).

E poi grazie alle tavole di J.H. Williams III: psichedelici, visionari, coloratissimi, in alcuni casi addirittura da capogiro – letteralmente – i disegni dell’artista californiano hanno offerto un degno complemento alla sceneggiatura di Gaiman non facendo rimpiangere il maestro Dave McKean, che comunque si è occupato delle copertine variant.

Corredata dall’imponente apparato di contenuti extra che arricchiva la special edition uscita negli Stati Uniti, l’edizione italiana è pubblicata da RW Lion a partire da ottobre 2014 con periodicità formalmente trimestrale ma di fatto piuttosto irregolare, tanto che il sesto e ultimo numero della serie, annunciato per il 9 gennaio 2016, ad oggi in Italia non è ancora uscito.

Sandman Overture #4Ma vale la pena aspettare: lo stesso Gaiman ha atteso cinque lustri prima di raccontare una storia che aveva in mente da tempo, e che finalmente chiarisce le circostanze alla base all’enigmatica scena iniziale del primo numero di Sandman.

È il 1916 quando Sogno degli Eterni, Signore dei Sogni e Principe delle Storie, viene imprigionato in un cerchio magico tracciato dall’occultista Roderick Burgess. Esausto, Morfeo sembra completamente incapace di reagire o liberarsi, tanto che rimarrà prigioniero dei Burgess fino al 1988.

Ma cosa lo ha condotto in quella situazione? Com’è possibile che uno dei Sette Eterni (le entità che personificano Sogno, Morte, Destino, Desiderio, Disperazione, Delirio e Distruzione) sia fatto prigioniero da un semplice mortale?

Sandman Overture contiene le risposte a queste domande, il racconto di cosa accadde prima: nell’arco di circa un anno a partire dal settembre 1915, infatti, il Signore dei Sogni affronta un pericolo inimmaginabile, tale da mettere a rischio l’intero Universo e costringerlo a dare fondo a tutto il suo potere.

Sandman Overture #2Come di consueto nell’opera gaimaniana, il piano della narrazione fantastica, onirica e divina si fonde al racconto intimo, introspettivo, personale: Morfeo è il Signore dei Sogni e come tale deve affrontare le sue responsabilità, ma è anche parte di una famiglia legata da rapporti non semplici, fratello e figlio di entità potenti quanto e più di lui.

Sì, avete capito bene: figlio. Perché tra i tanti meriti di Sandman Overture c’è quello di presentarci Tempo e Notte, rispettivamente padre e madre di Morfeo. E accanto a queste due nuove entità, che al pari di altre arricchiscono la nutrita galleria dei personaggi di Sandman, ritroviamo tanti protagonisti della serie, rivelati sotto nuovi aspetti ma sempre fedeli alla loro essenza originaria.

E poi le soluzioni grafiche: semplicemente da urlo la pagina quadrupla che conclude il numero 1, presentando numerose incarnazioni di Sogno a confronto tra loro, o ancora la tavola doppia al centro del numero 4, che per essere letta richiede di ruotare l’albo fino a capovolgerlo completamente. Senza considerare che non c’è una pagina che abbia una struttura uguale all’altra: le vignette sono sempre disposte in maniera differente, diventanto elemento decorativo o addirittura parte del disegno.

Sandman Overture #1Insomma, Sandman Overture non delude le attese nemmeno dei lettori più esigenti, dimostrandosi uno dei rari esempi di opera che soddisfa e supera le altissime aspettative precedenti la sua pubblicazione. Tra citazioni pop, filosofia in forma di fumetto e un colpo di scena finale nonostante la conclusione già nota, Gaiman trasporta ancora una volta il lettore in una dimensione delicata e sognante, sottile e complessa senza mai essere sostenuto o snob.

Il resto del lavoro lo fanno le tavole di J.H. Williams III, che trasformano letteralmente il sogno in realtà. Sandman Overture è fino in fondo quello che promette di essere: un capolavoro del fumetto contemporaneo all’altezza delle precedenti storie di Morfeo e della fama dei suoi autori. Serve aggiungere altro? Direi di no, quindi – se non avete ancora letto Sandman Overture – il sogno può cominciare. Di nuovo.

 

Leggi l’articolo originale su Discorsivo.

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